
“Stele”
Scisto
Valnontey
In questa installazione, Donato restituisce alla pietra la sua dimensione primordiale e sacra. Una grande stele antropomorfa, ispirata alle antiche stele megalitiche dell’area di Saint-Martin-de-Corléans, si erge come presenza silenziosa in una Valnontey ancora segnata dall’alluvione, in un luogo intatto e di rara intensità.
Le superfici, cosparse di licheni e levigate dal tempo, conservano la memoria viva della montagna che muta, in uno degli angoli più straordinariamente belli di Cogne, con la sagoma possente della catena del Gran Paradiso sullo sfondo.
Le forme sono ridotte all’essenziale: linee appena accennate disegnano un volto, evocano una divinità arcaica, un dio della terra. Non rappresentano, ma suggeriscono, attraverso un linguaggio ancestrale che parla alla nostra sensibilità più profonda, intrecciando mito e materia.
Donato ci invita così a riscoprire una dimensione arcaica del sacro, in cui l’uomo e la natura non erano separati, ma parte di uno stesso ordine cosmico.