Valle d'Aosta | Italia

“Aigle et gypaete, les maitres du ciel” di Anne ed Erik Lapied trionfa al 22° Gran Paradiso Film Festival.

Samedi 27 Juillet 2019

Si è chiusa oggi a Cogne la settimana del Concorso internazionale e del CortoNatura del 22° Gran Paradiso Film Festival che ha visto incoronare “Aigle et gypaete, les maitres du ciel” di Anne ed Erik Lapied con il Trofeo Stambecco d’Oro, premio principale del Festival del valore di 5.000 euro. Il film dei registi francesi ha ottenuto anche il Premio Ente Progetto Natura awarded by CAI (euro 1.500), assegnato dalla giuria tecnica e così motivato: “Anne ed Erik Lapied non raccontano storie: sono dei documentatori, degli osservatori degli avvenimenti che scorrono davanti alle loro cineprese ritagliati su un magnifico fondale. Quegli animali, coprotagonisti del film appartengono a 18 specie diverse. Lo scrivono i Lapied nei titoli di coda. Un omaggio. La voce di Anne è calda e efficace.”

Anna Lapied ha commentato così in sala la duplice vittoria: “Je suis vraiment emue pour ces deux prix! Je savoure ce bonheur-là et je remercie le public du festival et le jury technique  pour les prix remis à notre petite autoproduction qui est spécialisée en film de nature de haute montagne.”

Il Trofeo Stambecco d’Oro Junior, attribuito dalla giuria dei più piccoli è stato invece assegnato ex equo a “ Age of the big cats – The origin” di Martin Dohrn e a “Blu planet II – The ocean” di Jonathan Smith, James Honeyborn, Mark Brownlow

Il premio CortoNatura  (euro 1.000) è andato invece a “Uno strano processo”, del regista  svizzero Marcel Barelli.

I premi della giuria tecnica sono stati rispettivamente assegnati a: “In the realm of the spider – tailed viper” di Fathollah Amiri (premio WWF) “Nel film difficile è per i ricercatori trovare chi ha visto questa vipera in natura. Il contadino Mahmoud diventa così prima guida e poi abile e infine fortunato operatore di macchina. Il racconto filmato è la cronistoria dei suoi appostamenti davanti a una fenditura della roccia che nasconde e ripara il rettile. Il grande successo della ricerca sta nel documentare l’atto della predazione. L’animale è sconosciuto ai più e la sua morfologia e la conseguente tecnica di caccia curiosa e affascinante. Un rettile che preda “da fermo” come un pescatore alla mosca.  Un film che pur con mezzi limitati riesce ad introdurci in ambienti e soggetti al di fuori dei grandi palcoscenici della natura, e con il grande merito di una narrazione immediata e poco artificiosa”; Premio Lipu a “ Magic island – Life on the largest volcanic island in the world” di Jan Haft  perché “In Magical Island tutto è in movimento, la natura come la macchina da presa: le nuvole, i panorami, la terra che trema e ribolle, i torrenti che scorrono verso il mare, il sole a mezzanotte in un quasi tramonto sul mare. Ci sono pagine descrittive suggestive,  come quando “ gli iceberg …nei periodi di portata idrica minima si accumulano, in attesa che l’acqua alta rompa i blocchi e un esercito di sculture di ghiaccio si riversi sulla spiaggia nera, denominata, per l’appunto, “Spiaggia dei diamanti”. In Islanda tutto sembra deserto e minerale.”

Il premio Parco Nazionale Gran Paradiso awarded by Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta (euro1500) è stato assegnato a “Queen whitout land” di Asgeir Helgestad: “Una storia di come ci si può affezionare a un animale cosi pericoloso come un orso polare, solo osservandolo attraverso potenti teleobiettivi, cercandolo, perché se ne sente quasi la mancanza quando scompare in quel mondo tutto bianco  e sempre uguale. Il tema centrale del film resta il degrado del pianeta che si manifesta in modo drammatico proprio nei luoghi del grande freddo: tre trichechi che si riposano su una piccola zattera di ghiaccio sono l’emblema del disastro ambientale. Un film chi ispira anche un senso di rammarico e di disperazione: forse una zattera di salvataggio, anche piccola e affollata, non ci sarà.”

Due menzioni speciali del Parco Nazionale Gran Paradiso sono state attribuite a “My Congo” di Doug Hope e al cortometraggio “ L’envol” di Aurelien Prudor.

Una settimana davvero ricca ed intensa che ha registrato un record assoluto di presenze al Festival con un + 25% rispetto alla passata edizione. La serata si è conclusa alla presenza dell’alpinista Hervé Barmasse  che ha declinato il tema di quest’anno condividendo con il pubblico un importante momento di cultura della montagna.

Il Festival continua ad agosto negli altri comuni del Gran Paradiso: primi due appuntamenti a Rhemes Notre Dame il 2 agosto e Aymavilles il 3 agosto. Tutti gli eventi in programma sono gratuiti e consultabili sul sito www.gpff.it. Si consiglia la prenotazione all’indirizzo info@grand-paradis.it.

Il Gran Paradiso Film Festival è organizzato da Fondation Grand Paradis nell’ambito del Progetto PACTA Promouvoir l’Action Culturelle en Territoire Alpin (Interreg V-A Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020) e del Progetto SONO – Svelare Occasioni Nutrire Opportunità (Interrreg V-A Italia-Svizzera 2014-2020), con il sostegno di Assessorato al Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali della Regione autonoma Valle d'Aosta, Ministero per i beni e le attività culturali - Direzione Generale Cinema, Parco Nazionale Gran Paradiso, Fondazione Cassa Risparmio Torino, Comune di Cogne, Federparchi, Bacino Imbrifero Montano, Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta, Club Alpino Italiano, in collaborazione con Assessorato all'Ambiente, Risorse naturali e Corpo forestale della Regione autonoma Valle d'Aosta, con il patrocinio di Ente Progetto Natura, partner tecnico Montura e official  media partner Netweek.